Tutti gli appassionati del web la conosco: la cara vecchia Wikipedia, l'enciclopedia virtuale che consente in pochi secondi di informarsi su qualunque tipo di evento,
In questi giorni Wikipedia è balzata improvvisamente dal web alle prime pagine dei giornali e addirittura all'interno dei telegiornali per una serie di motivi: alcuni positivi altri, purtroppo, negativi.
Iniziamo dalle buone notizie: grazie a tutta una serie di donazioni effettuate dagli utenti di tutto il mondo nel giro di appena un mese, Wikipedia riuscirà anche quest'anno a mantenersi libera senza il bisogno di pubblicità come, invece, succede per altri siti anche celebri ma sottomessi all'onnipresente – e ahimè onnipotente – invasione degli “ad”.
Ma per ogni buona notizia purtroppo c'è sempre una cattiva notizia e così eccomi costretta a parlare di qualcosa di davvero assurdo per il 2011. In questi giorni, infatti, il TG5 ha mandato in onda un servizio che non aveva altro se non lo scopo di denigrare apertamente la celebre enciclopedia in una specie di ritorno al passato ormai impensabile in un mondo dove le informazioni viaggiano alla velocità della luce.
Stando al TG5, infatti, Wikipedia sarebbe spesso inesatta e per nulla libera come viene fatto credere dai suoi fondatori. Ovviamente le inesattezze del servizio sono superiori a quelle di tutta Wikipedia: trattandosi di un'enciclopedia libera è ovvio che certe informazioni non siano sempre esatte ma il blocco delle modifiche è stato apportato proprio perchè spesso alcuni utenti riuscivano ad entrare in alcune pagine per comunicare la morte (inventata) di determinate personalità o insultare le minoranze. Ovviamente se vengono riscontrati errori seri è possibile richiedere a Wikipedia di modificare la pagina in questione. D'altronde questo servizio non è altro se non lo specchio del terrore sempre più crescente che un certo tipo di televisione prova nei confronti di internet, visto come un rivale da abbattere. E' il caso, però, che la televisione si renda conto di essere un semplice Davide nei confronti del gigante Golia-internet e che se ha intenzione di servirsi della sua limitata offerta contenutistica a mo' di fionda, questa volta sarà Golia a vincere come sta già facendo da tempo.
Scritto da: Fiordaliso
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